Sismica Land-Streamer
L'indagine sismica streamer consiste nel produrre sulla superficie del terreno, in prossimità del sito da investigare, sollecitazioni dinamiche verticali per la generazione delle onde P e nel registrare le vibrazioni prodotte grazie a geofoni posti su una piastra tonda in acciaio e alla cui base sono posti tre piedini per conferire alla piastra stabilità e impedirgli il rovesciamento; le piastre sono collegate da un lungo nastro di traino in nylon che si muove in solido con il cavo geofonico. I test di accoppiamento geofono-suolo hanno dimostrato che la qualità del segnale dai geofoni streamer è paragonabile a geofoni convenzionali che operano nella maggior parte delle condizioni di registrazione superficie (prato, strada sterrata, asfalto).
Concetti generali
L'indagine sismica streamer consiste nel produrre sulla superficie del terreno, in prossimità del sito da investigare, sollecitazioni dinamiche verticali per la generazione delle onde P e nel registrare le vibrazioni prodotte grazie a geofoni posti su una piastra tonda in acciaio e alla cui base sono posti tre piedini per conferire alla piastra stabilità e impedirgli il rovesciamento; le piastre sono collegate da un lungo nastro di traino in nylon che si muove in solido con il cavo geofonico. I test di accoppiamento geofono-suolo hanno dimostrato che la qualità del segnale dai geofoni streamer è paragonabile a geofoni convenzionali che operano nella maggior parte delle condizioni di registrazione superficie (prato, strada sterrata, asfalto).
Applicazioni
Questo metodo consente di disporre di una "copertura multipla" per cui le onde sismiche provenienti dallo stesso punto in profondità hanno seguito diversi percorsi caratterizzati da angoli di incidenza diversi. La possibilità di verificare "in continuo" l'andamento degli spessori di vari strati permette un'ottimale caratterizzazione del sito, consentendo la definizione puntuale delle caratteristiche sismiche, caratterizzazione che non sarebbe potuta avvenire realizzando singoli stendimenti. Ulteriori vantaggi stanno nel fatto che i geofoni non devono essere piantati risparmiando tempo e personale.
Strumentazione
L'apparecchiatura per questo tipo di prova utilizza come sorgente di energia per le onde P una massa battente dal peso di 10 Kg. Il trigger consiste in un circuito elettrico che viene chiuso nell'istante in cui il grave colpisce la base di battuta, consentendo ad un condensatore di scaricare la carica precedentemente immagazzinata e la produzione di un impulso che viene inviato a un sensore collegato al sistema di acquisizione dati in modo da individuare l'esatto istante in cui la sorgente viene attivata e parte la sollecitazione dinamica. Il sistema di acquisizione dati è un sismografo marca AMBROGEO, modello ECHO 12/24, sistema multicanale (24 canali) in grado di registrare su ciascun canale in forma digitale le forme d'onda e di conservarle su memoria di massa dinamica a 16 bit. Esso è collegato a ciascuno dei trasduttori di velocità al trigger e consente quindi di registrare in forma numerica e visualizzare come tracce su un apposito monitor le vibrazioni a partire dall'impulso inviato dal trigger
Modalità di esecuzione
La tecnica di prospezione è organizzata secondo il modello del profilo continuo, attraverso uno stendimento costituito da 12-24 ricevitori allineati (geofoni per le onde P con frequenza di 10 Hz e posizionati ad una distanza intergeofonica di 2.5-5 metri) di lunghezza totale pari a 60-120 m. Questa geometria di base è traslata (da qui il termine streamer) lungo l'allineamento dei geofoni di tre passi geofonici (pari a 15 m) a ciascuna energizzazione. Tale procedura consente, quindi, di registrare più volte le informazioni provenienti dallo stesso rifrattore in profondità.